Depressione: cause, sintomi, cura.

Depressione: sintomi, cause e come uscirne

Se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere,
comincerei ad andare scalzo all’inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.

Jorge Luis Borges

Nel mondo di oggi la sentiamo spesso nominare, nelle diagnosi, ma anche nella vita di tutti i giorni.
Così, vi sarà capitato sicuramente di sentire frasi come:

“Che cos’hai? Perché quell’aria depressa?”

“Sai, nell’ultimo periodo il lavoro non va, sono un po’ depresso…”
“Da quando si è separata, non sorride più, non esce con gli amici: è caduta in depressione.”

Ma che cos’è davvero la depressione? Con quali sintomi si manifesta e quando si parla di vera e propria malattia depressiva? In questo articolo, il Dott. Massimiliano Compagnone, psicologo specializzato in Disturbi dell’Umore, risponderà ai dubbi più comuni sulla depressione, identificando i sintomi fisici e psicologici e gli approcci migliori per affrontarla e superarla.

Che cos’è la depressione? Quali sono i sintomi principali?

Il termine “depressione” ha due sfaccettature che è bene tenere in considerazione:

1) Nell’uso comune del termine, quello “popolare”, con depressione ci si riferisce a una serie di sintomi che possono colpire uomini e donne di tutte le età, per periodi brevi o prolungati. Tra questi sintomi troviamo: umore triste, passivo o irritabile, difficoltà a compiere anche le più semplici attività quotidiane, senso di spossatezza, difficoltà a concentrarsi, perdita di interesse. A questi elementi, se ne possono associare altri, quali: un senso di mancanza di scopo, la difficoltà a pianificare eventi per il futuro, sensi di colpa, ansia generica e conseguenze sul piano fisico e dei comportamenti (come tachicardia, insonnia e disturbi del sonno, isolamento sociale, trascuratezza di sé e dei propri cari, ecc…).

2) In psicologia, la depressione è una vera e propria patologia, diagnosticata come “Disturbo Depressivo Maggiore” (o “depressione  maggiore” o “endogena”). Si tratta di un disturbo dell’umore che è caratterizzato dalla presenza di una profonda tristezza, che si manifesta nel soggetto in modo costante e prolungato.

Tra i sintomi della depressione troviamo:

  • Umore triste persistente
  • Senso di frustrazione
  • Ansia generalizzata
  • Perdita di interesse verso qualunque attività
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Bassa autostima
  • Perdita di un senso di scopo
  • Disturbi del sonno
  • Calo della libido

Nei casi più gravi, lo stato depressivo può portare il soggetto a sviluppare pensieri suicidi che, se sottovalutati e non adeguatamente curati, possono trovare compimento in veri e propri tentativi di suicidio.
In questi frangenti, lo psichiatra può valutare l’utilizzo di psicofarmaci e antidepressivi, da affiancare alla terapia di tipo psicologico.

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Cause della depressione

La depressione non ha mai un’unica causa, bensì un insieme di situazioni ed elementi che possono favorirne l’insorgere.
Tra le cause della depressione più comuni si registrano episodi traumatici, come lutti, separazioni, incidenti, la comparsa di malattie gravi e altri avvenimenti shockanti (aborto, stupro, assistere a un tentativo di omicidio/suicidio; rapine; attentati; episodi di violenza).

Stati depressivi possono manifestarsi anche come conseguenza di avvenimenti non avvertiti come spiacevoli di per sé, ma classificati come anomali, o difficili da metabolizzare, come, ad esempio: gravidanza, diventare genitore, andare in menopausa, subire cambiamenti fisici improvvisi, cambiare paese, città, o contesto sociale.

È bene sottolineare, tuttavia, come persone diverse, sottoposte ai medesimi fattori esterni, possono reagire in modo completamente opposto. Ciò sottolinea il fatto che la depressione sia una risposta patologica del tutto soggettiva, che richiede di essere trattata in modo individuale, caso per caso.

Come capire se si soffre di depressione maggiore, o di un malessere temporaneo?

“Dottore, come si fa a sapere se si è depressi?” o “Quali sono i comportamenti di una persona depressa?”

Queste domande sono molto frequenti tra i miei pazienti. Ovviamente, è impossibile dare una risposta universale, in quanto ognuno di noi porta con sé la sua personale storia e un profilo psicologico che può essere analizzato solo individualmente.
Tuttavia, c’è una considerazione importante da fare quando ci si trova a chiedersi: “Sono depresso, oppure è solo un periodo di tristezza transitorio?”.
La risposta che do spesso ai miei pazienti è la seguente:

Facciamo un piccolo test. Adesso le elenco alcuni elementi, mi dica se li riconosce: acido acetilsalicilico, acido ascorbico, citrato monosodico, sodio bicarbonato. Le dicono niente?

Ovviamente, il 100% delle persone mi risponde: “No, dottore. Non so di cosa si tratta”.

Ebbene, quelli che vi ho appena elencato sono gli ingredienti di qualcosa che conosciamo tutti molto bene: si tratta della ricetta dell’aspirina C.

Quando si ha mal di testa, si prende un’aspirina, che può aiutare ad alleviare il dolore in tempi brevi.
Perché il rimedio faccia il suo effetto, tuttavia, non è necessario conoscere tutti gli ingredienti a memoria. Questo lasciamolo fare ai chimici e ai farmacisti!
A noi basta sapere che quella soluzione può portare un miglioramento nel nostro stato di salute – e ciò è sufficiente, non abbiamo bisogno d’altro.

Per quanto riguarda la cura per uscire dalla depressione, vale lo stesso principio.
Sia che si soffra di un disturbo dell’umore diagnosticabile, sia che si stia affrontando un periodo particolarmente impegnativo o stressante, rivolgersi a uno psicologo è la soluzione giusta per trovare la migliore strada di guarigione e ristabilire i naturali livelli di vitalità e serenità.

All’interno di una terapia individuale, infatti, lo psicologo ha modo di lavorare insieme al paziente individuando le cause della depressione e fornendo tutti gli strumenti necessari per avviarlo su un percorso di cura.
Ognuno di noi è diverso e, al di là di numeri e percentuali, è importante ricordare che, al centro, c’è sempre una persona, uomo o donna che sia, con il suo universo interiore profondo e sfaccettato.
Per questo, lavoro con ogni mio paziente instaurando una relazione fondata sulla fiducia, sull’ascolto e sull’empatia. L’approccio umano è alla base di un percorso psicologico davvero efficace.

Cosa succede se ignoriamo i sintomi della depressione?

Ignorare o sottovalutare i sintomi della depressione è deleterio, dannoso sia per se stessi, sia per chi ci sta intorno. Ciò perché, a lungo andare, uno stato depressivo può minare la salute fisica, oltre che mentale, andando a compromettere l’aspetto lavorativo e finanziario e perfino le relazioni: di coppia, amicali e familiari.

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Come comportarsi con una persona depressa?

Non è infrequente trovarsi a vivere a stretto contatto, o talvolta a convivere, con persone che mostrano tutti o alcuni dei sintomi più comuni della depressione. La domanda in questo caso è: “Come devo comportarmi se ho al mio fianco una persona depressa?”.
Poiché, spesso, a soffrire di depressione può essere il marito, o la compagna, o perfino un genitore o un figlio, non sempre si riesce ad adottare il giusto distacco emotivo che permette di affrontare con lucidità la situazione.
Pertanto, il consiglio migliore è quello di rivolgersi in prima persona a un professionista, in grado di fornire supporto psicologico a voi in primis.
Questo perché sperare, o addirittura insistere, affinché l’altra persona si rivolga a uno psicologo ottiene quasi sempre l’effetto contrario. Il soggetto affetto da tristezza e depressione, infatti, sente doppiamente il peso del suo malessere, si sente in colpa perché non riesce a fronteggiarlo e vede che le altre persone intorno a lui ne soffrono.
Questo, anziché essere un elemento di sprone a reagire, può diventare un ulteriore ostacolo alla via della guarigione.
Inoltre, per un approccio psicologico realmente efficace, è essenziale che il paziente si rivolga al dottore con una volontà di uscire dallo stato depressivo. Un barlume di speranza, seppur flebile, è indispensabile per compiere insieme un percorso virtuoso.
Cominciare controvoglia, o con sentimenti di sfiducia profondi, equivale a portare con sé una zavorra limitante.

Cosa fare per aiutare una persona a me cara che soffre di depressione?

Se vi trovate a contatto con una persona triste, apatica, che ha perso la voglia di fare e di vivere, provate a parlare apertamente con lei, senza, tuttavia, farle sentire il peso di questo suo stato d’animo.

Spronarla a riprendersi, o proporre continuamente attività atte a distrarla, può essere controproducente nei casi più gravi.
Talvolta, agire per primi su se stessi, rivolgendosi a uno psicologo per riuscire a gestire il malessere emotivo e psichico derivante dal vivere con una persona depressa è un esempio positivo che può produrre miglioramenti significativi in se stessi e, di conseguenza, nella relazione con l’altro.

In altri termini: il buon esempio, spesso, vale più di mille parole.

Guarire dalla depressione si può.

Come? Con un barlume di forza di volontà, il giusto approccio psicologico e un professionista al tuo fianco in grado di tenerti per mano in questo percorso.

Il Dott. Massimiliano Compagnone riceve nei suoi studi a La Spezia e tramite video consulti online.

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